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Stazione sciistica, Chieffo: “Non tutto è perduto”

17.01.2015, Ottopagine (di Elisa Forte)

Filippo Nigro conferma il massimo impegno per ottenere il finanziamento regioanle. L’ex sindaco accusa: “Non si può costruire un’opera pubblica a vantaggio di un privato”.

“Ormai è tempo di azioni non di parole, nè di botta e risposta con persone non degne”. Così il sindaco di Bagnoli Filippo Nigro all’indomani dell’incontro promosso in Comune con gli operatori turistici, per discutere del decreto dirigenziale della Regione Campania che ha bocciato il progetto di costruzione della stazione sciistica.

Una riunione volta a rassicurare gli stakeholders interessati al progetto, garantendo un impegno costante dell’amministrazione comunale per scardinare la questione e ottenere il finanziamento. “Siamo impegnati a trovare una soluzione e questo non è il momento di fare dichiarazioni” glissa Nigro. “Ci stiamo adoperando per trovare il bandolo della matassa, ma credo che se non ci fossero state interferenze pretestuose, e se si fosse evitato di consumare vendette, la risoluzione ci sarebbe stata in tempi più rapidi”.

La perdita del finaziamento da 15 milioni di euro per la costruzione del polo tursitico invernale di respiro regionale ha catturato l’attenzione non solo degli operatori turistici bagnolesi, pronti a investire sull’altopiano del Laceno, ma anche degli albergatori, e di tutto !’indotto del comprensorio altirpino.

“L’accelerazione della spesa è solo un sub strumento della matrice originaria, che resta il bando relativo ai fondi Fas” argomenta il capogruppo dell’opposizione in consiglio comunale Aniello Chieffo. “Il decreto dirigenziale della Regione dice che l’istanza del Comune non può essere accolta: andava fatto l’appalto in concessione”. In qualità di promotore del progetto, Chieffo sostiene in maniera ferma e convinta che trattandosi di un progetto unico nel suo genere presentato in Regione Campania a valere sui fondi Fas, sarà possibile immaginare di candidarlo con altra procedura.

Al momento, !’istruttoria prodotta dagli uffici partenopei ha respinto il progetto, in considerazione dei rapporti intercorrenti tra il Comune e il concessionario, tali da rendere il finanziamento un vantaggio indebito alla società concessionaria,  configurabile come aiuto di stato. “Non si può costruire un’opera pubblica di cui gode un privato” chiarisce Chieffo, “O meglio, si può fare se vengono rispettati i criteri di trasparenza delle gare. La Regione ha detto quello che noi abbiamo sempre ripetuto: l’appalto in concessione è l’unica soluzione” continua. Il bando dell’accelerazione della spesa si ritiene dunque un mero sistema amministrativo sulla gestione dei fondi Fas. Il parere negativo espresso rispetto al progetto non esclude la possibilità di aprire una nuova procedura a valere sulla nuova agenda europea. Si ricorda infatti, che il bando di accelerazione rappresenta una misura straordinaria, e che la chiusura perentoria della rendicontazione fissata al 31 dicembre 2015 avrebbe di fatto reso nulli gli sforzi degli amministratori.

Il progetto della stazione sciistica avrebbe richiesto infatti l’apertura di un bando di gara europeo, poi l’affido dei lavori; poi la cantierizzazione e via discorrendo. “Mi riservo di capire se esistono cavilli a cui aggrapparci; in fondo si tratta di fondi non diversi da quelli Fas: spero ad ogni modo che il Comune non abbia rinunciato a una procedura già approvata. In ogni caso ritengo che non si doveva entrare nell’accelerazione della spesa” conclude Chieffo.

A detta dell’ex sindaco, oggi capogruppo di minoranza, il Comune conserva tutti i diritti al contributo in quanto gode dei requisiti richiesti dal bando originario. In fondo il percorso avviato dall’amministrazione Chieffo nel 2008, è stato chiuso nel 2010, e poi sospeso fino al 2013. Poi l’amministrazione Nigro ha deciso di riprensentarlo, con sostanziali modifiche, al bando di accelerazione aperto dalla giunta Caldoro.

                                                                                                       

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