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Michele Gatta: “Confermo! Guasto del tempo incisivo per l’Italia”

26.01.2015, L’intervista

Gli appassionati di meteorologia che costantemente seguono la rubrica meteo del sito Palazzotenta39 sono rimasti particolarmente colpiti dal titolo dell’ultimo editoriale  “Una bomba meteo investirà l’Italia?”. Oggi si è voluto incontrare il signor Michele Gatta proprio allo scopo di consentirgli una più articolata disamina di quello che a livello meteorologico dobbiamo attenderci per questo fine gennaio e magari anche nella prima parte del mese di febbraio.

Signor Gatta allora cos’è questa bomba meteo?

Chiariamo subito ai nostri lettori che sebbene l’editoriale scorso conteneva elementi particolarmente interessanti per lo sviluppo meteo per il periodo da Lei espresso poc’anzi, il titolo dello stesso editoriale è semplicemente dovuto al caporedattore del sito che ha trovato, come dire, motivo di annunciare mediaticamente un episodio invernale usando “un’esca” formidabile per i nostri lettori.

Come al solito, anche Lei sostiene che i giornalisti spesso ci mettono del proprio nella pubblicazione di articoli di vario genere?

Guardi, conoscendo molto bene il caporedattore del sito, l’assicuro che il suo è stato semplicemente un modo per evidenziare in maniera direi simpatica un’evoluzione meteorologica di una portata sicuramente non frequente sul mediterraneo centrale e quindi sull’Italia.

Sostanzialmente ci può confermare che nei prossimi giorni l’Italia sarà raggiunta da una fase meteorologica di estremo interesse?

Ecco, messa così non posso che confermare che un guasto del tempo particolarmente incisivo interesserà l’Italia.

Mi scusi, detta così…, i nostri lettori non si sentono assolutamente soddisfatti nel capire cosa veramente possiamo aspettarci per il prossimo peggioramento del tempo.

Andiamo per ordine. Intanto possiamo affermare con una buona dose di affidabilità che nella giornata di mercoledì 28 gennaio, le regioni adriatiche e il meridione saranno raggiunte da un impulso freddo proveniente dall’Europa settentrionale. Ad oggi prevediamo proprio per la suddetta giornata, precipitazioni, sempre nelle zone menzionate, che assumeranno carattere nevoso fino a quote basse sulle regioni centrali adriatiche e a quote collinari al sud-Italia.

Specifichiamo che questa breve fase di maltempo non ha niente a che vedere con il successivo peggioramento che avverrà a partire dalle zone tirreniche , già dalla giornata di giovedì 29 gennaio.

Quindi, se abbiamo capito bene, prima di venerdì 29 gennaio, la fase acuta di maltempo per l’Italia ancora non ci sarà?

Proprio così.

Entrando più nel merito, tutti sono curiosi di capire cosa realmente attenderci per il fine mese di gennaio.

Sostanzialmente oggi possiamo confermare che un lobo del Vortica Polare si sgancerà dalla sua sede naturale e si allungherà fin quasi l’Italia. Una cosa rarissima per le nostre zone. Proprio questo fatto ci fa pensare che le reali potenzialità del peggioramento meteo non sono facili da prevedere. Soprattutto a livello di tempistiche.

Adesso ci sembra che si…diventa misteriosi.

Assolutamente no! Il mio pensiero è che volendo fare una previsione dettagliata,è obiettivamente difficile. Quello che possiamo anticipare è che con molte possibilità i prossimi 10 giorni saranno particolarmente interessanti e soprattutto anche un pò pericolosi.

Addirittura? Si spieghi meglio…

Possiamo anticipare per i nostri lettori, senza voler fare eccessivo allarmismo, che tempeste di vento, mareggiate, grandinate e precipitazioni nevose e temporali, saranno ingredienti che si ripeteranno in un arco di tempo sicuramente non breve.

Lei parla anche di neve…

Certo. La quantità nevosa sarà tanta per le nostre montagne soprattutto per il centro sud. Ma le tempistiche vanno sicuramente seguite quasi quotidianamente. Infatti la fenomenologia che ci attende è, come dire, molto particolare.

Praticamente cosa vuol dire tutto questo?

Innanzitutto l’aria che raggiungerà la nostra penisola inizialmente sarà polare marittima. Molto fredda in quota, meno nei bassi strati. La quota dello 0° a 850 hp generalmente presente fra i 1400 e 1500 metri, in questa circostanza sarà presente a quote varianti fra i 1120 e 1240 metri. Capirete bene l’enorme differenza. In più, come detto prima, saremo in presenza di aria moto fredda in quota(intorno ai 5200 metri addirittura si misureranno termiche fra i -32° e i -36°. Questo vuol dire che in presenza di precipitazioni intense, lo 0° termico potrà essere “catapultato” a quote decisamente basse.

Potrebbe essere più preciso e quindi indicarci quando e dove ci sarà la neve?

Allora possiamo già indicare l’evoluzione di massima su come possiamo classificare le prossime manovre atmosferiche. Fino alla fine del mese di gennaio avremo molte precipitazioni in un contesto di relativo freddo. Nei primissimi giorni di febbraio dovrebbero raggiungerci correnti più fredde di origine artico-marittima. Successivamente, e qui dovremmo aggiornarci, possiamo avere una “chiusura” continentale che farebbe scendere ancora di più le temperature e la neve scenderebbe anche a quote bassissime e soprattutto al centro-sud. Chiaramente nella prima fase anche il nord vedrebbe la neve a quote relativamente basse.

Possiamo essere più precisi sulle quote e soprattutto i giorni più perturbati che interesseranno la nostra penisola?

Questo lo faremo nel prossimo appuntamento dove inizieremo con vari “step” previsionali dove sicuramente saremo più precisi, e me lo consenta, anche più professionali. In presenza di fasi così importanti, noi preferiamo questo tipo d’informazione. Scrupolosa, mai estrema e soprattutto pacata e quanto più affidabile possibile.

                                                                                                       

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