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Bagnoli, dibattito acceso sulla raccolta del legname

09.05.2015, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)

In Consiglio comunale passano alcune modifiche. Dibattito acceso tra le parti. Si aspetta il parere definitivo della Regione.

Cambiamenti nel regolamento degli usi civici di Bagnoli, in particolare per quanto riguarda la raccolta del legnatico secco. Il provvedimento è stato adottato nel recente consiglio comunale, con 5 voti favorevoli e due contrari (quelli di Insieme per il futuro). Sul tema, dibattito molto acceso tra maggioranza ed opposizione. Filippo Nigro ha relazionato mettendo in evidenza quanto la problematica fosse molto sentita a Bagnoli: spesso «non era chiaro cosa si potesse fare e cosa no» e molti cittadini incappavano in «guai giudiziari».

Per questo l’amministrazione ha elaborato una proposta di modifica e la Regione poi ha formulato alcune prescrizioni. Alla fine, «si è deciso di modificare gli art. 8 e 9 del regolamento». Con queste integrazioni, il cittadino di Bagnoli potrà raccogliere, all’art. 8, la legna secca giacente a terra di un diametro e le piante secche in piedi per un diametro che non sia superiore a 16 cm e sia a 1,30 m dal piano di campagna, salvo che le stesse non siano state cercinate. Per l’art. 9 invece, si aggiunge, alla lettera D, che il diametro di 1,30m dal piano di campagna sia superiore a 16 cm.

«Non è detto che sia la migliore soluzione possibile – dice Nigro – ma è una risposta ai problemi, cosicché chi vuole raccogliere la legna secca a livello familiare senza scopo di lucro potrà farlo. Importante sarà a questo punto aumentare la sorveglianza. Così volgiamo tutelare le persone oneste».

Aniello Chieffo però non è assolutamente d’accordo e incalza, ponendo in evidenza una delibera regionale del 23 febbraio 2015 che specifica le modalità da tenere per approvazione e modifiche degli usi civici: «Perché non si è ritenuto intervenire in via generale sul Regolamento, piuttosto che ridurre l’intervento a una questione di centimetri?». Per Chieffo all’art.8 si aggiungono dei commi che «non si coordinano con il testo originario, determinando una contrapposizione e conseguenti problemi applicativi». Così per l’art. 9: «Si crea solo l’esigenza da parte delle forze dell’ordine di dotarsi di un calibro» dichiara con sarcasmo.

Nigro a questo punto specifica: «Volevamo solo affrontare un serio problema per i bagnolesi in mancanza di una regola chiara, anche per aiutare chi controlla. Poi sul ‘secco in piedi’: prima non era prevista e chi lo faceva era perseguito». L’amministrazione ha anche dato mandato a un agronomo di verificare il censimento delle piante cercinate, ovvero quelle a cui sono stati tolti gli anelli esterni per favorirne l’essicazione.

Chieffo però ha espresso perplessità sul fatto che l’accertamento abbia potuto verificare questa circostanza in così poco tempo e per 5000 ettari. E sottolinea: «Le forze dell’ordine valuteranno caso per caso. Ma qui è il cittadino che deve sentirsi a posto, e ciò è possibile solo se le modalità di accertamento sono specificate dal Regolamento, cosa che qui non avviene». Insomma, non c’è accordo tra le parti.

Per il sindaco però, in questo modo, si è data una soluzione a un caso che è scoppiato più di due anni fa: «Meglio dell’immobilismo». Ma per la minoranza il provvedimento è solo un tentativo di «infinocchiare i cittadini», dando una risposta che in realtà non c’è. Adesso, passate le modifiche in consiglio, si dovrà attendere l’approvazione dei competenti uffici regionali.

                                                                                                       

2 Commenti »

  • redazione scrive:

    Commento di Rocco Russo:

    Meno male che non sono stato eletto,forse da la sù qualcuno prega per me.SE NO QUANTE SEGGIATE IN FRONTE VOLEVANO AVERE DA PARTE MIA. Mi ricordo quando era sindaco il dott.Federico Lenzi e minoranza il Dott.Ciro di Mauro,il Sindaco chiedeva in consiglio comunale svariati pareri e consigli alla minoranza rappresentata da Ciro Di Mauro.Vi era piu’ collaborazione fra maggioranza e minoranza. A volte io mi chiedevo ma Ciro Di Mauro sta facendo lui il sindaco?.Concludo dicendo che uomini di una certa cultura uomini di legge dovrebbero essere piu’ uomini e non super uomini, distinti saluti geom.ROCCO RUSSO.

  • redazione scrive:

    Commento di Alejandro Di Giovanni:

    Non capisco perché una minoranza debba collaborare con una maggioranza se ha punti di vista assolutamente diversi. Una maggioranza ha i numeri per far da sé, per questo si chiamano maggioranza e minoranza, se non lo fa non è di certo colpa della minoranza. E’ una fortuna per la democrazia comunque avere una minoranza sempre vigile e presente (in passato mai era stato così). Chi pensa e approva o non approva è chi governa (vedi Renzi), quindi le “seggiate” dovrebbero essere destinate a questi. Una minoranza non può decidere niente, non può approvare niente, non può ostacolare niente, non ha i numeri per farlo, può solo denunciare e informare. La maggioranza invece può decidere in totale autonomia e senza il consenso della minoranza. E’ chiaro? Quindi, per una buona volta, diamo a Filippo e compagnia brutta quel che è di Filippo e della compagnia brutta.

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