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Dura replica del sindaco Nigro al Meetup: “Solo polemica propagandistica”

13.05.2015, Il Quotidino del Sud (di Giancarlo Manzi)

Gli attivisti avevano accusato un sorteggio sugli scrutatori tra amici e parenti. Possibili querele.

«Rammarico».  Questa la reazione del sindaco Filippo Nigro alle accuse dei ragazzi del meetup ‘Amici di Beppe Grillo di Bagnoli’ in merito alla questione scrutatori delle regionali. Andiamo con ordine. Dopo la richiesta protocollata da parte del meetup in data 18 marzo, per l’individuazione degli scrutatori con criteri che favorissero inoccupati e disoccupati, il sindaco ricostruisce da par suo la vicenda: «L’amministrazione con una nota aveva spiegato di aver preso seriamente in considerazione il suggerimento, ma che per motivi di tempi e di organizzazione non poteva mettere in pratica il criterio, impegnandosi ad adottarlo per le consultazioni elettorali successive».

Nonostante questi chiarimenti, si continua nel comunicato del primo cittadino, i ‘grillini’ hanno contestato le designazioni della Commissione elettorale con accuse quanto meno infamanti e denigratorie nei confronti dell’amministrazione e delle persone designate. Affermazioni del tipo “Sono stati sorteggiati amici e parenti dei soliti noti della politica locale” appartengono ad un modo becero e indegno di fare politica che respingiamo con forza».

Per Nigro il problema è che i ragazzi del meetup hanno assistito alla designazione, «ma forse si saranno distratti quando la Commissione Elettorale si è riunita». E rivendica: «Alla presenza di testimoni e con l’ausilio del personale amministrativo del Comune, si è provveduto al sorteggio informatico tra i 583 nominativi iscritti all’Albo Comunale degli scrutatori. Sorteggio e non nomina diretta, avvenuto con modalità elettroniche e alla presenza di rappresentanti della minoranza consiliare. Una modalità di designazione che da anni è usata dalla Commissione elettorale e che garantisce la massima imparzialità».

Alla fine, il sindaco ci va giù duro: «Accusare di aver ‘favorito’ parenti e amici per la nomina è tutt’ altro che un ‘costruttivo fiato sul collo’ all’amministrazione, come vuole fare intendere il Meetup». Si tratta – continua Nigro – soltanto di «infame polemica propagandistica, che lede la moralità o l’onestà degli amministratori, dei componenti della Commissione Elettorale e dei funzionari preposti alle operazioni. Episodi come questi sono di una gravità inaudita, in quanto coinvolgono persone estranee alla realtà amministrativa e politica! Non certo un bel modo di fare una politica ‘nuova e nell’interesse generale del paese’. Ok le polemiche politiche, i dissenzi sulle scelte amministrative. Ma mettere in discussione l’onestà e l’integrità di persone che ogni giorno si dedicano gratuitamente alla cosa pubblica togliendo spazio al proprio lavoro e ai propri affetti riteniamo sia davvero troppo. Per questi motivi l Sindaco e gli amministratori stanno valutando la possibilità di adire le vie legali contro queste dichiarazioni che ritengono di carattere diffamatorio».

Gli attivisti del meetup sono avvertiti.

                                                                                                       

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