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Il grande spettacolo dell’Acqua nel borgo di Monteverde

13.09.2015, Note di Giulio Tammaro

Il racconto della gita organizzata il 27 agosto dall’associazione “Palazzo Tenta 39”.

Monteverde-gita-27-08-2015Arroccato sugli ultimi colli di terra irpina, Monteverde con il suo imponente castello si erge a estremo baluardo di ormai inutili difese. Inizia qui nella piccola piazzetta fra il corso principale e il parco pubblico il nostro viaggio guidato allo spettacolo dell’acqua.

La giornata non è delle migliori, nubi minacciose si addensano all’orizzonte mentre su Bagnoli splende un sole cocente. Partiti verso le 15:30 da Laceno ed effettuate le dovute tappe a: Bagnoli, Montella, Lioni e Calitri, dove salgono a bordo le ultime due passeggere, il pullman, ormai pieno, si dirige verso Monteverde, dove ad attendere il gruppo non c’è soltanto uno dei borghi più belli d’Italia e una manifestazione a carattere interregionale, ma anche un breve acquazzone che induce gli organizzatori ad annullare lo spettacolo di falconeria.

L’allegra comitiva, nonostante la pioggia, che ha fatto saltare la prima parte del programma della giornata, non si perde d’animo e anche se un po’ bagnata decide di visitare il borgo di Monteverde. Fra le viuzze che si inerpicano verso il maestoso castello, un tempo dei baroni Sangermano feudatari di queste terre, si scorge una realtà totalmente diversa, fatta di usi e tradizioni a noi ormai sconosciute, si ammira un borgo che è un esempio semplice ed armonico della capacità dell’uomo ancora pastore e contadino di integrarsi con la natura e con quanta cura, oggi, viene custodito. Ed è proprio da uno dei tanti vicoletti che si accede ad una grande scalinata, (detta scalandrone dai monteverdesi), che con i suoi ottantotto scalini, da fare tutti d’un fiato, introduce su una piazzetta dove si erge la cattedrale, originariamente detta di Santa Maria Maggiore, ora chiesa parrocchiale, costruita nei primi secoli dopo il Mille. La chiesa, con i suoi archi ogivali e di pilastri in pietra a vista ha un fascino particolare. Bella è anche la torre campanaria, sormontata da una guglia a base ottagonale.

Un vicolo a destra dell’ingresso principale dalla chiesa si inerpica ancora verso l’alto dove imponente svetta il castello. Entrati dal portone principale, che introduce su un cortile interno, l’edificio di impianto longobardo, rivisto in età epoca aragonese e trasformato nel corso dei secoli da struttura difensiva in residenza gentilizia è ancora in fase di ristrutturazione, ciò non vieta la visita all’ala ristrutturata ed al torrione. La vista dal castello è davvero mozzafiato è un trionfo di colori: il marrone della terra appena arata contrasta con il verde degli boschi e l’azzurro del cielo.

NnmImiNemmeno il tempo di soffermarsi un po’ che bisogna ridiscendere se non si vuole perdere o spettacolo dell’acqua. I tanti visitatori ormai non affollano più il paese, sono tutti diretti presso il lago e fra le stradine di Monteverde non resta che qualche anziano del luogo intento a chiacchierare del più e del meno. In un Salone in stile anni ’50, un uomo è intento a fare la barba ad un cliente mentre in un angolo otto persone addossate ad un tavolino giocano a carte. In realtà sono in quattro a giocare e altrettanti ad osservare, ma la scena apre la mente ai ricordi ed affiorano le immagini di una Bagnoli che fu, mentre qui sembra che il tempo si sia fermato.

Ritornati nella piazzetta principale, si risale sul pullman che condurrà la comitiva al piccolo lago artificiale. Dopo una breve sosta in una pinetina, la comitiva si avvia verso il lago dove avrà luogo lo spettacolo.

Appena sistemati tutti gli spettatori e dopo una brave introduzione ecco che finalmente lo spettacolo ha inizio. Giochi di luci e di colori coinvolgono gli spettatori. La vita di san Gerardo Maiella è raccontata da una cinquantina di figuranti che si destreggiano con disinvoltura sul palco galleggiante fra i vari giochi d’acqua. La scenografia naturale è bellissima, lo spettacolo altrettanto, il tempo trascorre senza accorgersene e quando tutto si spegne un interminabile applauso rimbomba fra le varie collinette che costeggiano il lago.

È stata davvero una bella giornata, nonostante la pioggia. Ritorneremo l’anno prossimo Monteverde.

LE FOTO

(di Antonella Del Genio)

                                                                                                       

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