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Caro Filippo dici di pensare al futuro ma guardi al passato

27.03.2016, Email di Nello Memoli (un iscritto al PD)

Caro Filippo Filippo-Nigro-Via-Crucis-2016sto scrivendo mentre ci sono i preparativi della rappresentazione della passione e morte di Gesù e da lontano ti ho visto con un abito sontuoso: sembravi Ponzio Pilato, anche se sappiamo tutti che il ruolo è stato assegnato ad un altro nostro concittadino. Peccato, perchè personaggio più indovinato per te non potevano trovare.

Pilato comandava l’esercito, riscuoteva i tributi ed esercitava il diritto di condanna a morte; il resto era un problema dei giudei.

Io giudeo lo son sempre stato non avendo mai deciso nulla sul piano amministrativo. Visto però che  mi tiri in ballo e parli di verità ti do la mia versione. Iniziando dalla storia delle seggiovie: la tua trasposizione è piuttosto faziosa ed inesatta. Il gestore “illegittimo”, come lo chiami tu, da sempre ha avuto un trattamento preferenziale da parte degli organi comunali  (amministratori e dipendenti) e questo lo si può ampiamente capire se si considera che lo stesso è stato, per un cinquantennio,  uno dei pochi imprenditori in giro per il nostro paese. Il fatto che una ventina di persone traessero reddito dalle attività connesse con le seggiovie ritengo sia stato un valido motivo per cui,  chi ti ha preceduto,  ha ritenuto di riservare all’ing. Giannoni un trattamento benevolo.

Del resto caro Filippo questo argomento lo conosci bene tant’è che, in campagna elettorale hai avuto spesso, tra il pubblico che ti ha sostenuto, un folto gruppo di tute viola che applaudiva i tuoi interventi. Diciamo la verità  il gestore era illegittimo pure prima dell’elezioni e il fatto che non  abbia appoggiato l’altro candidato sindaco non combacia molto con la tua versione dei fatti .

Nel ricordarti che con la Bassanini i Permessi a Costruire non sono più atti del sindaco veniamo alla sentenza del TAR del 2008. Della possibilità che il progetto, in quell’anno, potesse essere finanziato non c’era nessuna certezza. Quando però  nel 2010, questa possibilità divenne probabile  la regione Campania, su sollecitazione di qualcuno, congelò la questione ed il finanziamento. Il sindaco pro-tempore avrebbe potuto mettere in campo un’ordinanza di sgombero che, a mio parere, sarebbe stata facilmente superabile da un’azione di rivendicazione di possesso e altre diavolerie legali.  Senza nessuna sicurezza della possibilità di accedere al finanziamento per il rifacimento delle seggiovie si scelse di attendere. Altra cosa invece quando la Regione, con la accelerazione del spesa  durante il tuo mandato, ha candidato il progetto al finanziamento. Tu potevi pensare ad una ordinanza   di sgombero che, per tutto un anno di tempo hai minacciato  senza mai metterla  in atto, salvo alla fine addivenire, con rocambolesca vicenda, ad una situazione di stallo ed un accordo con lo stesso gestore, fatto e ritirato.

E visto che si parla anche di questioni legali, vorrei sapere se i due avvocati che hai incaricato di consigliarti nella questione della “novazione” (vedi atti di C.C. n°25 del 14 luglio 2014)  e dell’accordo (vedi atti di C.C. n°31 del 28 agosto 2014) siano stati pagati, visto l’esito praticamente nullo degli atti stessi .

Per quanto attiene il numero dei progetti bisogna precisare alcuni dettagli. Il progetto (preliminareè uno solo, fatto  dall’ufficio tecnico  nella persona del geom. Bello con la collaborazione di gente non pagata e degli stessi concessionari (si dei concessionari); tutti gli altri sono delle brutte copie  ad iniziare da quello che hai proposto tu. Il progetto definivo, rivisto sotto la tua amministrazione,  prevedeva atti progettuali con carenze gravissime e interventi grossolani che, in caso di aggiudicazione in appalto, avrebbe consentito all’impresa esecutrice dei lavori di derubare legalmente il comune di Bagnoli Irpino. Mi riferisco al computo metrico “a corpo” per le seggiovie per circa 4 milioni di euro, all’intervento di esecuzione dell’innevamento artificiale per circa 1 milione di euro (senza acqua), al rifacimento d’oro dei locali “Baita”, “Intermedio” e “Vetta”. E, a dimostrazione del pressapochismo di chi ci aveva messo le mani, ti ricordo che in un primo momento la seduta della commissione ambientale non poté tenersi perché feci notare che mancava, sugli elaborati, la firma del progettista.

Se la tua ambizione è «…costringere” la gente a pensare, non credere …» dovresti rivolgerti a qualche tuo collaboratore che il suddetto progetto ha fatto finta proprio di non vedere.

Per quanto attiene ai dehors credo di averti detto già tutto: hai approvato un regolamento illegittimo  in spregio  al PRG che non risolverà il problema di qualche amico mettendo in seria difficoltà, per il futuro, l’ufficio tecnico  del comune. E’ vero i dehors non li avete inventato voi, però voi  li avete assunti a norma edilizia modificando, ad hoc, un file raccattato su internet ed inserendo in  maniera spudorata le modifiche necessarie per gli amici.

Per quanto attiene  al circolo Palazzo Tenta ti dovrai rassegnare: esso è parte terza. Il circolo non si farà coinvolgere nelle continue beghe che invece di evitare – come un buon amministratore dovrebbe fare – in maniera raffinata tu crei ad hoc. Si, ritengo che tu abbia bisogno continuo delle polemiche e di essere attaccato per rinsaldare le fila dei tuoi  (sempre meno) sostenitori.

Non perdi occasione di intervenire ed essere protagonista paventando, come nel caso della cerimonia  abortita all’interno del cantiere di largo castello, interventi di  pericolosi estremisti che ce l’avrebbero con te per motivi personali e/o politici. Il bello è che in queste strani episodi, su cui si dovrebbe solo soprassedere,  trovi chi ti segue facendo in modo che tu possa anche enfatizzarli. Mi riferisco, e lo dico da cattolico, alla facilità con cui Don Stefano ti fa da cassa di risonanza ed in alcune circostanze ti fa addirittura prendere la parola all’interno della chiesa (vedasi festa dell’Immacolata), realizzando una commistione tra sacro e profano che non si era mai vista.

Visto che faccio il tecnico di professione e siccome pure io vorrei elevare il dibattito come dici tu,  rispondo alle questioni che mi poni. Per quanto attiene ai lavori di largo castello ed alle lamentele sulla loro corretta esecuzione, ti ricordo che gli stessi  sono sotto la responsabilità di un direttore dei lavori a cui dovresti rivolgerti quando hai delle perplessità. Ho notizia certa che un sindaco nostro vicino, tuo grande amico, con la D.L. di un suo cantiere su cui stanno montando la stessa pavimentazione, ha un colloquio continuo e proficuo; fallo anche  tu da professionista, se fossi io,  ne sarei contento. Per i progetti della nuova captazione in località “acqua leggia”, dei led nelle strade e del nuovo campo sportivo, non conoscendoli, posso solo dirti che sono cosa buona e giusta.

Siccome è Pasqua non voglio dilungarmi, ma prima di congedarmi ritorno sulle tue conclusioni. Le opinioni te le ho date,  ti lascio anche qualche suggerimento. Visto che ritieni che i tecnici volenterosi si debbano proporre, tenuto conto dei prossimi finanziamenti FERS 2014-2020 che sono in arrivo, promuovi con tutti i tecnici locali , amici e non, un incontro atto a instaurare un clima di collaborazione fattiva in modo da evitare, che nel futuro si possano riproporre altre opere pubbliche inutili e dannose .

A proposito di Pilato la Chiesa ortodossa etiope segue una tradizione secondo la quale, dopo il processo a Gesù, Pilato si convertì e lo venerava come santo, celebrandone la ricorrenza il 25 giugno. Secondo altre tradizioni addirittura si suicidò. Bravo come soldato, Pilato era poco esperto nell’arte amministrativa, diplomatica e politica. Ciò gli fu fatale specialmente in Giudea. Egli non capiva la mentalità ebraica e non aveva cercato di far nulla per entrare in contatto con i suoi “sudditi” o amministrati.

                                                                                                       

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