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Due euro l’ora: l’Irpinia sul grande schermo

30.06.2016, Articolo di Daniele Marano (da “Fuori dalla Rete” – Maggio 2016, Anno X, n. 2)

alessandra-mascarucci-e-peppe-servillo“Cin-easter” – La curiosità regnava incontrastata ecco perché non mi sono fatto scappare l’occasione dell’anteprima di “due euro l’ora”, il film di Andrea d’ambrosio girato nella cittadina di Montemarano con qualche scena anche nel liceo Rinaldo D’Aquino di Montella che analizza in maniera spietata il rogo Bimaltex, triste vicenda recente.

Il film oltre a essere uno spaccato della schiavitù operaia all’italiana, mostra le bellezze troppo spesso bistrattate dei nostri paesaggi che se solo fossero valorizzate di più, potremmo campare di rendita per anni. Alla fine del film sono rimasto meravigliato dalle magistrali interpretazioni del grande Peppe Servillo (e su questo non esistevano grandi dubbi) ma soprattutto della sorprendente Chiara Baffi, tra l’altro presente personalmente in sala.

Consiglio a tutti quindi la visione del film, con le parole del regista: «Due euro l’ora, scritto insieme alla sceneggiatrice Donata Carelli, è un film che parla del Sud, di lavoro, d’amore e della giovinezza che fugge, di donne che lottano e sperano in una vita diversa e migliore. Ringrazio la squadra che mi ha sostenuto e gli attori, che sono riusciti a darmi forza ed entusiasmo durante i faticosi e meravigliosi giorni di riprese in Irpinia. Il mio premio è il loro premio».

Già l’Irpinia. Quella che siamo costretti troppo frettolosamente a lasciare. Quella che però non smetterà mai di farci gridare: “Che bello essere irpini”.

                                                                                                       

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