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Previsioni del tempo, ultim’ora meteo, articoli di curiosità ed approfondimento (a cura di Michele Gatta)

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Arriva il freddo, ma con pochissime precipitazioni. In attesa di …

27.12.2016, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)

mappa-meteo-3-4-gennaio-2017Ci avviamo alla fine dell’anno 2016 e a livello meteorologico si comincia ad intravedere un probabile cambiamento del tempo sulla nostra penisola.Prima che ciò succeda dobbiamo attenderci l’arrivo di un afflusso di correnti fredde di natura artica. Le stesse saranno dirette verso i Balcani e successivamente verso il mediterraneo orientale. Nel loro spostamento interesseranno le regioni centrali adriatiche e tutto il meridione.Il tutto fra la giornata di mercoledì 28 fin verso gli ultimi giorni dell’anno.

Cosa aspettarci?

Sicuramente una netta diminuzione delle temperature che sulle zone di collina scenderanno al di sotto dello zero.Il freddo si farà sentire anche durante la giornata. Mercoledì 28 avremo anche l’occasione di vedere cadere dei fiocchi di neve. Le precipitazioni saranno deboli e di breve durata.

Dopo una fase di sostanziale stabilità che continueremo ad avere fin verso il Capodanno, ecco che si profila un primo cambiamento meteorologico del tempo. L’alta pressione è vista migrare verso l’Atlantico settentrionale e questa manovra potrebbe dare modo ad una corrente di aria fredda artica di raggiungere anche il mediterraneo centrale e la nostra penisola.

Una evoluzione decisamente invernale che darebbe finalmente il via alle prime vere nevicate di quest’inverno.

Tutto deciso?

Purtroppo no! Infatti se siamo nelle condizioni di confermare,con una buona dose di affidabilità il peggioramento, non siamo ancora nelle condizioni di capire dove saranno concentrate le nevicate stesse. Infatti c’è da capire quale sarà la reale traiettoria dell’affondo freddo.

Quest’anno, lo dicevamo nell’ultimo editoriale, la situazione che ci prospettano i vari centri previsionali, sono alquanto labili. Il tutto è dovuto a inconsuete manovre emisferiche che si vedono nella troposfera e sulla sua soprastante stratosfera.

Andare oltre la tempistica che supera i 4/5 giorni è diventato veramente una impresa. Pertanto bisogna procedere con cautela.

Sicuramente nei prossimi giorni, in occasioni degli auguri di fine anno, avremo modo di aggiornare la previsione tentando di prospettare il tempo che dovremmo aspettarci nei giorni successivi all’inizio dell’anno.

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23.12.2016, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)

Avremo un tranquillo Natale, ma a Capodanno…???

mappa-meteo-27-12-2016Ci avviciniamo velocemente alle feste natalizie e sul piano meteorologico possiamo stilare una previsione abbastanza affidabile. I modelli previsionali hanno avuto per parecchi giorni delle incertezze veramente impressionanti.

Un afflusso di aria fredda, partito dalle lontane zone nord-orientali europee, non riusciva ad essere inquadrato per bene dai modelli stessi.

Diramata, finalmente questa evoluzione, possiamo annunciare per il Santo Natale e per Santo Stefano, una stabilità atmosferica con temperature tutto sommato rientranti nelle medie stagionali.

Nello stesso tempo dobbiamo evidenziare che mai come quest’anno si è sfiorato la possibilità di avere un …”bianco” Natale. Una improvvisa virata dei modelli ha visto sfumare un deciso abbassamento termico con annessa depressione che avrebbe dovuto agire sulla nostra penisola proprio negli ultimi giorni del fine settimana.

Non eravamo convinti del tutto di questa evoluzione, e infatti abbiamo ritenuto (e siamo stati premiati) di aspettare qualche giorno in più per emettere l’odierno editoriale.

A questo punto cosa possiamo aspettarci per la fine dell’anno e per la prima parte del nuovo anno?

mappa-meteo-gennaio-2017Riteniamo che probabilmente quello che non si avverato nel periodo imminente al Santo Natale, possa in qualche modo succedere proprio fra gli ultimi giorni di dicembre e la prima parte del mese di gennaio.

Ma quest’anno, e lo dicevamo all’inizio, è una stagione invernale segnata da una evidente difficoltà previsionale, dovute ad anomale situazioni in stratosfera e indirettamente in troposfera.

Il tutto ci mette nelle condizioni di agire cautamente nelle nostre analisi e previsioni.

Nel prossimo aggiornamento, da non perdere, potremmo annunciarvi una fase invernale che potrebbe raggiungere la nostra penisola. Possibilità che alcune manovre dall’alto fanno intravedere ma che vanno confermate nei prossimi giorni.

Intanto cogliamo l’occasione per augurare a tutti i nostri lettori un felice e sereno Santo Natale!

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13.12.2016, Articolo di previsione meteo (di Michele Gatta)

Le festività natalizie si avvicinano: cosa aspettarci?

mappa-meteo-13-12-2016-2

***Emisferica troposfera-stratosfera***

Siamo entrati meteorologicamente (1° dicembre) nella stagione invernale 2016-17.

Nel presente editoriale vi prospettiamo uno studio scientifico dal quale si evidenziano comportamenti climatici che si sono affermati nei mesi di ottobre e novembre.
Generalmente nei due mesi presi in considerazione si sviluppano diversi movimenti emisferici che indirettamente condizionano il clima che poi dovremmo avere nella stagione invernale.
Quest’anno abbiamo visto realizzarsi i seguenti tre punti:
Il primo: l’elevata estensione del manto nevoso nel comparto asiatico-siberiano.
Il secondo: una emisferica dalla quale si nota come possa comportarsi il Vortice Polare nei mesi invernali.
 
Il terzo: l’andamento della NAO (North Atlantic Oscillation).

Praticamente si nota che i dati sono clamorosamente diversi da tutti quelli rilevati da quando ci sono le rilevazioni sugli indici climatici. Questo fa si che emettere una tendenza sulla prossima stagione invernale diventa praticamente difficile se non impossibile.

Diversi longer che operano su diversi siti meteorologici, con cautela, hanno espresso delle linee di pensiero in riferimento alla seconda parte del mese di dicembre e tracciato una linea di tendenza per il mese di gennaio.
Noi preferiamo navigare a vista e ci limitiamo a emettere analisi, evoluzioni e previsioni che non vadano oltre quelle tempistiche che abbiamo sempre ritenute mediamente affidabili.

Questa tesi ci viene confermata dall’evoluzione del tempo che ci dovrebbe accompagnare fin verso la fine della seconda decade del mese di dicembre.

Incredibilmente, i due più prestigiosi modelli internazionali, fino alla giornata di domenica 11 dicembre evidenziavano una evoluzione meteorologica praticamente alternativa fra loro.

Solo oggi abbiamo riscontrato una maggiore “comunicazione” e quindi una evoluzione unica.

A questo punto ci sentiamo sufficientemente tranquilli nel fare una previsione che tuttavia, come al solito, aggiorneremo periodicamente.

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**Innevamento comparto Russo-Siberiano**

Nello stesso tempo faremo in modo di fare qualche editoriale in più allo scopo di informarvi sul tempo che dobbiamo attenderci per il prossimo periodo festivo.

La settimana appena entrata la passeremo in compagnia di un’alta pressione che garantirà tempo discreto. Le temperature saranno più fredde nelle zone adriatiche che saranno sfiorate da un afflusso gelido che interesserà l’est europeo e il mediterraneo orientale.

Le giornate non saranno completamente soleggiate in quando una debole influenza di aria umida tenderà a interagire con aria più fredda e questo permetterà lo sviluppo di una certa nuvolosità alta ma non in grado di portare fenomenologia significativa sul nostro paese.

Tanta gente attende novità per il Santo Natale e le relative festività. Quest’anno, per i motivi sopra esposti, possiamo anche dare qualche speranza agli amanti del freddo e della neve.

Infatti se nella prima parte del mese di dicembre siamo stati molto vicini dall’essere interessati da eventi invernali anche significativi, nell’ultima parte dell’anno un ulteriore e probabile afflusso di aria particolarmente fredda potrebbe spingersi anche più a ad ovest e quindi interessare anche parte del mediterraneo centrale e la nostra penisola.

Una possibilità non proprio remota e che potrebbe invece diventare anche realtà.

Ma per deliberare questa eventualità dobbiamo verificare diversi elementi che al momento sono solo piccoli indizi che vanno monitorati.

                                                                                                       

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