Bagnoli, divieto (precauzionale) uso dell’acqua potabile
09.09.2017, Avviso alla cittadinanza
Riscontrata la presenza del batterio Coliformi nelle sorgenti bagnolesi.
A seguito dei controlli effettuati dall ASL di Avellino presso le sorgenti e i serbatoi presenti nel territorio comunale, il sindaco di Bagnoli Irpino Filippo Nigro, in via assolutamente precauzionale, ha emesso un’ordinanza con la quale invita la cittadinanza a non utilizzare l’acqua per “uso umano”, ovvero per bere, per lavare frutta verdura ed ortaggi e più in generale per tutti i processi e le attività finalizzate e connessi all’alimentazione. L’acqua bollita, a certe temperature, dovrebbe scongiurare ogni rischio di contaminazione batterica.L’ordinanza n. 48
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Divieto uso acqua potabile
Il Sindaco dott. Filippo Nigro
PREMESSO
- -che con nota pervenuta in data odierna l’ASL di Avellino, ha comunicato che a seguito di analisi su prelievi di acqua effettuati in data 07.09.2017 da Personale dell’ASL di Avellino, è emersa la presenza di Coliformi;
- -che in data odierna l’ASL ha proceduto ad effettuare nuovi prelievi onde verificare il persistere del superamento dei parametri microbiliogici previsti dalla legge; -che appare opportuno, in attesa dei nuovi risultati, disporre la sospensione in via cautelativa dell’utilizzo dell’acqua ad uso umano;
VISTI gli articoli 50 e 54 del TUEL 267/2000,
O R D I N A
- -E’ fatto divieto di utilizzare per uso umano l’acqua erogata dall’acquedotto idrico di questo Comune fino all’esito dei nuovi accertamenti e comunque fino alla revoca della presente ordinanza;
- -a tutte le attività presenti sul territorio comunale di non utilizzare l’acqua potabile nel ciclo produttivo o comunque in tutti i processi e le attività finalizzate e connessi all’alimentazione.
Disporre la trasmissione della presente ordinanza all’ARPAC di Avellino, all’ASL di Avellino, alla Prefettura, alla Polizia Municipale e alla Stazione Carabinieri di Bagnoli Irpino.
Dalla Rresidenza Municipale, lì 09.09.2017










… Più volte,(anche richiamando dialoghi scherzosi con Pasquale Sturchio sul ciclo dei potenziali atti piccoli e grandi), ho consigliato di attuare serie azioni di salvaguardia degli acquiferi particolari presenti sulla verticale di aree antropizzate( Muliniello) e/o con presenze anche di animali e con falda acquifera a breve profondità (Fontanarosa e Acqualeggia) e,quindi,con scarse possibilità di depurazione dell’acqua venuta a contatto con agenti coliformi (e/o altro) e subito percolante nella falda acquifera defluente, sotterraneamente, alla sorgente. Non credo sia causa della siccità. La intensa pioggia del 2 settembre ha messo in moto gli agenti inquinanti pregressi e di recente “deposito” su suoli permeabili delle superfici più prossimali alle aree sorgentizie a risposta più veloce e, quindi, con brevi tempi di arrivo alle scaturigini.
Trattasi di un evento molto grave che avvalora sia le azioni di prevenzione (fogne, animali da giardino e da stalla, pozzi dispersivi di vario tipo non collegati alle fogne,incuria umana etc) che l’opportunità di RIMPINGUARE in maniera mirata e nel tempo per potenziare le portate e la regolazione delle stesse nel tempo di risposta relativamente ai mesi più aridi…
Indicazioni in tal senso sono ben evidenziate nel “P.R.Generale”, nel “P. di Recupero”post sisma 80 e negli approfonditi studi connessi all’ “EMERGENZA IDRICA” di tanti anni fa.
Distinti saluti.
Angelo CAPONE
Commento di Angelo Capone:
E’ importante far sapere che agli ATTI di codesto Comune ci sono studi di approfondimento che non sono mai stati presi sul serio secondo le giuste priorità: un altro fattore è il depuratore e il canale di uscita delle AcqueNere da Laceno con modalità da rivedere per le implicazioni inquinanti per falda acquifera e per sversamento ed altro…
Le aree prossimali alle scaturigini devono essere urgentemente ridefinite come fruibilità e azioni non produttrici di colibatteri fecali umani e animali…
La questione dovrà per forza maggiore essere ripresa, anche perché non c’è sicurezza che nel passato chi ha avuto responsabilità non abbia sempre fatto sapere il gradiente batterico oltre la soglia o prossimo ad essa, ma credo bene che si capisca che cambia poco e che bisognava darne il giusto rilievo e creare le premesse per evitare quanto è successo. Una volta per questi motivi la mortalità infantile era altissima e si diceva che erano morti di ” mal di pancia…” …
Vi saluto.
Angelo CAPONE