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Fare cultura a Bagnoli … liberandosi dal “peccato originale”

17.10.2017, Il controcanto (Email del Prof. Nello Parenti)

In occasione dei festeggiamenti per il decennale della nascita di PT39.

Aniello-ParentiMi è stata chiesta un’opinione ragionata sul decennale di Palazzo Tenta 39 … ma la mia opinione, da esterno, già la conoscete, Mimmo, Giulio, Michele … non mi piacque come “venne al mondo” Palazzo Tenta 39, per quello che in seguito venne definito in qualche articolo il “peccato originale”.

Avevo sempre pensato, prima in tempi non sospetti diciamo da giovane, che un’associazione culturale veramente apartitica non potesse fare altro che il bene di questo paese, ma quella che stava nascendo nell’ottobre 2007 lo faceva nel peggiore dei modi. Nacque poco prima delle elezioni amministrative per coagulare persone di diverso orientamento politico in un’unica associazione che partecipasse attivamente alla tornata elettorale, con inviti selezionati ai “padri fondatori” (con l’inserimento strumentale anche di qualche persona di opinioni politiche diverse), con uno statuto che riservava (e credo riservi ancora) a quei “padri fondatori” potere di vita e di morte sul circolo, con riunioni del comitato organizzatore in cui qualche eccellente rappresentante invitava a passare alla fase esecutiva, cioè a “fare la lista” (ci sono i verbali di quelle riunioni).

Poi dopo la costituzione del circolo, durante la campagna elettorale, fu creato un “blog” (così mi sembra che si dica, andava di moda in quei tempi e veniva letto da molti giovani) cioè una chat dove tutti potevano esprimere la propria opinione in forma anonima: una pioggia di insulti e di cattiverie verso l’altra parte politica da gente anonima (potevano essere anche le stesse persone con pseudonimi diversi) che orientava l’opinione degli elettori (specialmente i giovani). L’obiettivo fu raggiunto, si vinsero le elezioni e alcuni componenti del circolo, eletti nell’amministrazione, si dimisero per incompatibilità.

Così nacque ai miei occhi, da esterno, Palazzo Tenta 39.

Negli anni successivi (non nei primi, diciamo nel secondo quinquennio) ho notato però, sempre da esterno, un cambiamento di orientamento; sul sito, sul giornalino, ho visto tante cose buone; ho visto persone al di sopra di ogni sospetto impegnarsi per fare veramente cultura, persone stimabili e in buona fede, che ci credevano, coi quali mi sono anche confrontato qualche volta, ma sono rimasto sempre scettico (e come me credo altre persone) in quanto ho sempre pensato che poi .. quando il gioco si fa duro .. i soliti noti riprendono a giocare. Non ho partecipato alle attività promosse dal circolo e devo riconoscere che, una volta, col senno di poi, mi è anche dispiaciuto: la prima (e purtroppo unica) relazione fatta sulla Chiesa di San Domenico da mio cugino Gino Parenti, se non altro per il rispetto che dovevo alla persona.

Venendo a tempi più recenti, permettetemi, da esterno, qualche critica: 1) leggo qualche volta, sul giornale e sul sito, articoli cosiddetti “provocatori” che offendono l’identità religiosa dei cattolici, in particolare, specie in occasione delle feste tradizionali (Immacolata, santanesta, ..); si può credere o non credere ma non si può offendere e ridicolizzare chi la pensa in modo diverso, sia in politica che sulla religione, bisogna avere rispetto di tutti; 2) ho l’impressione che negli ultimi tempi ci sia un ritorno di tendenza (senza offesa, come se qualcuno stesse riprendendo in mano le sorti del circolo, dopo cinque anni positivi), per certi atteggiamenti duri verso persone che esprimono pareri diversi (o di diverso orientamento); diffide, minacce di cancellazioni e successive cancellazioni dal sito (e non mi riferisco solo alle discussioni recenti sulla vertenza seggiovie o sull’ospitalità ai migranti), ultimatum, ecc. Ecco, da esterno (che eventualmente non è al corrente di particolari che possono aver determinato queste decisioni) vorrei che questo non accadesse, o che almeno si usasse lo stesso metro con tutti.

Ed è proprio questo l’augurio che voglio fare a Palazzo Tenta 39, ovvero di continuare sulla strada intrapresa negli ultimi anni senza inversioni di tendenza, di continuare a fare veramente cultura a Bagnoli, per una liberazione definitiva dal “peccato originale”, e di non permettere, in particolare in questo periodo che possiamo già definire pre-elettorale a Bagnoli, alcuna strumentalizzazione del circolo.

Io ci credo e lo spero. Buon lavoro.

                                                                                                       

2 Commenti »

  • michele.gatta scrive:

    Ho letto con piacere il commento ai 10 anni di attività dell’associazione fatto dall’ing.Aniello Parenti. Una testimonianza che si aggiunge alle sue puntuali attenzioni che da tanti anni lo vede vicino alle attività dell’associazione.

    Sono sicuro che lui è stato, nella nostra comunità,la persona che più di tutti ci ha seguito nel nostro percorso. Ogni mattina, puntuale una sua visualizzazione del sito. Ogni volta che il giornalino del circolo è stato in uscita, si è sempre premunito per averne una copia (spesse volte inviata a lui grazie al fratello Gildo). Immagino che nel suo archivio ci siano tutte.

    Difficilmente fra i soci dell’associazione, e quindi non da esterni,ci sono state molte persone che hanno avuto una costanza e un’attenzione così forte verso un’associazione, che effettivamente per Bagnoli Irpino ha rappresentato e mi auguro possa rappresentare un fiore all’occhiello della nostra realtà.

    Abbiamo ricevuto tante lettere di apprezzamento e di auguri, parte di esse già in pubblicazione, ma quella inviata dall’amico Nello mi ha dato un particolare piacere.

    I contenuti della sua lettera, curati con estrema attenzione (a conferma delle sue doti di attento osservatore) sono argomenti aperti ad un democratico confronto. Alcuni di essi li ritengo un pò “forzati” ma vanno rispettati. La pacatezza con la quale li ha esposti confermano la genuinità del suo pensiero.

    Nello stesso tempo sono convinto che gli auguri che ha inviato all’associazione sono veramente genuini.
    Mi auguro che nel prosieguo dell’attività del circolo si possa avere (parzialmente è già successo in passato) un suo contributo più diretto.

    Se questo dovesse dipendere dalle cose da lui auspicate, allora sono convinto che tale mio desiderio sarà quanto prima esaudito.

  • redazione scrive:

    Commento su fb di Alejandro Di Giovanni:

    Beh, non ci vuole una cima per capire che, almeno al primo punto, sta scrivendo dei miei articoli. Purtroppo è imbarazzante per voi cattolici sentirsi di volta in volta come spogliati dal velo di ipocrisia che vi avvolge, lo immagino, tra quello che cercate di far credere e che volete credere (per autocompiacimento) e quello che siete, fate, pensate e rappresentate. Se il Papa è un modello più per me che per voi, io mi preoccuperei più del vostro senso e modo di essere cristiani e sentirvi tali nel mondo (con i fatti), perché io, da pensatore libero, continuerò sempre a smascherare tutto questo mondo scrivendo. E ricordo a questa categoria di teorici del bene (mai pratici) che, come sosteneva Durkheim, il progresso porterà la religione tradizionale a un declino irreversibile, mentre per Weber il mondo moderno è caratterizzato da un radicale disincantamento, quindi io non scrivo e sostengo nulla di nuovo (forse solo per voi). Qui, ahimè, il processo verso la secolarizzazione procede molto più lentamente che altrove, è la condanna del vivere in provincia. Continuerò, fedele alla mia linea di pensiero, a costruire continuamente la mia analisi critica e far venire giù tutto il vostro teatrino di falsi intenti.

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