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“La mia prima ciaspolata”, sensazioni di un turista

03.03.2013, di Alex , utente forum laceno.net (da “Fuori dalla Rete” – Febbraio 2013, Anno VII, n.1)

Ieri per la prima volta in vita mia ho indossato le ciaspole ed ho partecipato all’escursione organizzata da laceno.net ! Inizialmente avevo paura al solo pensiero di passeggiare sulla neve con degli attrezzi che non avevo mai usato , ma la voglia e l’entusiasmo di vivere la natura a 360° mi hanno dato indotto a cimentarmi in questa avventura.

Premetto che ero già stato al piano Laceno ( dove c’è il lago per intendeci) , ma lo spettacolo che mi è apparso davanti agli occhi non appena abbiamo intrapreso il percorso capeggiati dalla guida AIGAE è stato stupefacente : alberi spogli vestiti di sola neve , rami imbiancati che formavano volte in stile arabesque , sculture di neve in ogni dove , pini maestosi ricoperti di una seconda “pelle” , figure immaginarie che quell’incredibile manto bianco riusciva a far vedere ai nostri occhi con una facilità disarmante.

Non riuscivo a staccare la mano dalla macchina fotografica , camminavo solo per stare al passo con gli altri , ma spesso rimanevo indietro ad ammirare , per quanto potessi , tutto quello che mi circondava. Dopo una leggera salita siamo arrivati in un tratto pianeggiante in cui era possibile notare come la natura pian pianino stesse diradandosi quasi a lasciare spazio a ciò che ci attendeva qualche metro più avanti. Infatti , dopo aver ciaspolato per un pò , davanti ai nostri occhi si apriva uno scenario incantevole ; eravamo su una piccola altura , a circa 1260m ( quota indicataci dalla guida , sempre attenta a fornirci informazioni altimetriche , kilometriche e paesaggistiche) ed innanzi a noi osservavamo l’intero altopiano ricoperto di bianco : il lago ghiacciato , le piste da sci , la seggiovia , le cime degli altri monti , la valle. L’intero piano sembrava un grande tappeto bianco con qualche cucitura qua e là costituita dagli steccati di legno. Abbiamo capito subito che si trattava di un punto di vista privilegiato.

Intanto , a rendere giustizia a quel paesaggio , anche il sole faceva capolino tra le nuvole. Quello squarcio azzurro faceva risaltare ancor di più la purezza e la bellezza di sua maestà natura. Eravamo tanto affascinati da ciò vedevamo che avremmo voluto rimanere lì per qualche ora ma , nonostante la guida ci avesse lasciato il tempo necessario per fare foto e contemplare quanto siamo obbligati a proteggere , il nostro cammino doveva riprendere. La discesa verso il piano ed il lago era più dolce che mai , camminavamo su un soffice strato di neve che ricopriva la sede stradale , la natura aveva ripreso ,in modo non dannoso per l’uomo, il suo spazio e noi eravamo ben contenti di questo .

Giunti al piano , dopo oltre 6 km di passeggiata , proseguivamo verso il punto di partenza , ma , sebbene avessimo perlustrato un angolo incantato , non riuscivamo a non continuare a guardarci intorno , quasi a voler memorizzare nella nostra mente ogni piccolo pezzo di quel paesaggio da cartolina. Ad un certo punto della discesa , mi sono fermato sul ciglio della strada e ricordo di aver detto : ” un posto così potevo immaginarlo solo nei sogni” ; invece è realtà ! Nell’intento di fare un piccolo resoconto della mia personale giornata , posso dire di essere rimasto molto soddisfatto sia della ciaspolata sia di ciò che ho vissuto.

La guida , Angelo , è giovane ma è un concentrato di professionalità ,esperienza e conoscenza , doti che , unite al rispetto e alla passione che lo lega alla natura in genere,fanno e faranno di lui uno dei maggiori portavoce delle bellezze campane , non solo irpine! Il paesaggio è di quelli da mozzare il fiato , ma su quest’ultimo credo di essermi dilungato abbastanza.

Vi svelo un episodio che mi fa sorridere : a 2/3 del percorso ho notato che l’indicatore della batteria della macchina fotografica lampeggiava, ad indicarmi che la stessa stava per esaurirsi. Ero dispiaciuto ed allo stesso tempo un pò arrabbiato perchè avrei voluto immortalare quel pezzo di paradiso fino alla fine del percorso che stavamo affrontando. Ho dato la colpa al freddo , visto che la temperatura esterna era di circa -5°( ma non si avvertiva tanto freddo , anzi ad un certo punto ho dovuto anche togliere il cappello perchè cominciavo ad avere caldo)! Ma una volta tornato a casa ho appurato che la batteria aveva ceduto per sfinimento , dopo aver scattato 462 foto e registrato un video !

Un’esperienza fantastica , sicuramente da riprovare !!!!!!!!!!!!!

                                                                                                       

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