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Emergenza idrica, Filippo Nigro: allo studio possibile incremento delle captazioni

09.01.2017, Il Quotidiano del Sud * (di Giancarlo Manzi)

Il sindaco risponde alla minoranza: “Piano acqua? Potevano pensarci loro”.

laceno-sorgente-tornolaAncora polemiche sull’emergenza idrica a Bagnoli Irpino. Il sindaco Filippo Nigro infatti replica al consigliere di opposizione Aniello Chieffo, che aveva ricordato all’amministrazione (il comune è sia proprietario che gestore dell’acquedotto ndr) gli appelli dell’anno scorso a fornirsi di un piano acqua serio e concreto, dopo l’annuncio, anche quest’anno, da parte del primo cittadino, dello stop notturno dalle 23 alle 6 del mattino all’erogazione, causa mancanza di piogge. L’esponente della minoranza aveva rammentato la gravità della situazione per il comune altirpino. Aspetto confermato pure dall’idrogeologo Rocco Dell’Osso. L’esperto aveva puntato infatti il dito contro le ingenti perdite della rete, che in realtà costituirebbero buona parte della causa delle emergenze, da sommarsi alle portate sorgenti, normalmente al minimo in questo periodo dell’anno.

Nigro dunque incalza innanzitutto Chieffo: «C’è chi parla di grandi piani acqua, che immaginiamo molto onerosi e che richiederebbero molto tempo per la loro realizzazione: ma, m chiedo, perché non li hanno fatti loro quando guidavano l’amministrazione?»

Il sindaco poi ‘rivede al ribasso’ inoltre quanto affermato da Dell’Osso sulle perdite delle tubature: «Altro che 15 litri al secondo (l/s) su 20. In una relazione della Gesesa datata 2002, costata ben 200mila euro, si parla invece di 3 o 4 l/s di acqua per la quota che non arriva nelle case». Certo, parliamo ormai di 10 anni fa. Ma, a sentire il responsabile del settore Patrimonio ed Edilizia Saverio Bello, che si occupa proprio dell’acquedotto bagnolese, lungo questo arco di tempo le reti sono state pure migliorate. Insistendo: la causa dell’emergenza, appunto, è da addebitare alla scarsità di piogge, con cieli ormai avidi da novembre. Senza dimenticare la quasi assoluta mancanza di precipitazioni nevose nel 2016 (solo una ‘buona nevicata’ in tutto l’inverno).

Allo studio del comune un’iniziativa che, secondo l’amministrazione, potrebbe chiudere definitivamente la questione. Attraverso non un piano acqua, ma un ‘piano b’: «Insieme al tecnico che si occupa della manutenzione stiamo valutando la possibilità di migliorare la captazione dell’acqua, in particolare delle sorgenti Muliniello e Acqua Leggia» afferma Nigro (e, a onor di cronaca, conferma anche lo stesso Bello). L’acqua, da alcuni saggi commissionati all’Alto Calore, è potabile al 100%. L’idea, quindi: incrementarne la portata di 7\8 litri al secondo, così da creare un sorta di riserva, utile nelle emergenze, come quella che sta attraversando il paese in questo periodo: «Una soluzione pratica e praticabile nell’immediato. A fronte di coloro che, invece, fanno solo chiacchiere – attacca il sindaco – paventando piani costosi e insostenibili dal solo comune. E che richiederebbero anni e anni, tra reperimento dei finanziamenti e realizzazione».

Intanto, lo stop continuerà comunque fino a nuovo ordine: ufficialmente dalle 23 alle 6, ma con possibili cambi (mancate chiusure in alcune zone del paese ad esempio) a seconda delle situazioni che si presenteranno via via, afferma Nigro. Anche a fronte del continuo monitoraggio dei serbatoi.

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(*) del 05.01.2017

                                                                                                       

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