01.05.2015, Il Quotidiano del Sud

Baragge si annunciava e bagarre è stata. Il consiglio comunale di Bagnoli ha visto un serrato confronto sul tema cardine della dialettica politica e soprattutto delle strategie economiche del turismo per la Bagnoli futura.

Da queste colonne, gli strali erano stati lanciati più volte. Un consiglio comunale che ha visto consumarsi lo scontro alla fine, quando la minoranza ha interpellato la maggioranza sulla questione. La bagarre almeno è servita a fare il punto della situazione.

Filippo Nigro ha spiegato allora che l’intenzione di andare nell’accelerazione della spesa non era poi così sbagliata: «Abbiamo fatto questa scelta perché in caso contrario il progetto sarebbe rimasto nei fondi FAS e avremmo potuto aspettare anche 10 anni».

Forse anche una stoccata a Sergio Nappi, che aveva proposto questa possibilità qualche tempo addietro. «Così abbiamo provato a velocizzare il finanziamento: La verità è che il problema è la non disponibilità delle aree da parte del Comune per la presenza del gestore».

E sulla probabilità di una diffida al gestore: «Anche in questo caso, il contenzioso che si sarebbe aperto poteva essere ostativo. Mentre voi facevate campagna elettorale, io a novembre ero in Regione a fare le parti di Bagnoli. Il funzionario Michelino ci chiese: perché nel 2008 (anno della sentenza TAR) il Comune non si è tutelato? Si sarebbe potuto fare una nuova convenzione».

E sull’appalto in concessione, più volte lanciato nella discussione: «Non tutelo nessuna lobby. Ma cosa metto in concessione se non ho la disponibilità delle aree?».

Nulla di nuovo fin qui. Nigro poi però spiega il silenzio di questo periodo: «Con i legali stiamo vagliando cosa fare. E abbiamo individuato due possibili strade». Provare ad esercitare la sentenza TAR, «ma sappiamo che è complicato». L’altra: «In Europa situazioni analoghe. Ci sono sentenze che dicono che, per lavori di carattere localistico (come pensiamo possa essere Laceno, non essendo in concorrenza con altre località europee), l’aiuto di stato non ci sarebbe. Ma anche per questa soluzione passerebbe molto tempo».

La minoranza non è stata a guardare, Di Mauro: «Ci vuole un progetto esecutivo cantierabile con l’accelerazione.ma senza disponibilità delle aree non era possibile». Aniello Chieffo è molto più duro: «Il sindaco conferma il trend di questi due anni: si rilegga le carte, ad esempio l’accordo transattivo di ottobre. Sì, perché non si può venire qui a parlare di cose che non hanno il supporto di una documentazione che ne accerti la verità. Sono due anni che sulla questione dice di tutto e il contrario di tutto. Quando faremo un consiglio comunale ad hoc con le carte si potrà discutere seriamente».

Nigro a questo punto ha chiesto il perché non si è fatto nulla in merito alla sentenza del TAR del 2008? Risposte vaghe, ma una cosa alla fine Chieffo la dice: «Si è andati sull’accelerazione della spesa. Ma tramite quale procedura, quale delibera?».

I cittadini in sala hanno ascoltato con attenzione. Chissà se ne hanno cavato qualcosa di nuovo. La questione è complicata, ma a breve ci dovranno essere sviluppi, perché i bagnolesi stanno alla finestra.