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Funivie del Laceno, è guerra totale!

03.03.2014, Il Mattino (di Giulio D’Andrea)

Funivie Laceno, progetto di Giannoni. De Mita: così si rischia di perdere tutto

Il maxi-progetto della società «Giannoni», lo stupore dell’ amministrazione e di Giuseppe De Mita, la rabbia dell’opposizione e le “esternazioni” degli operatori economici.

Ancora scontro sugli impianti sciistici del Laceno. L’ultima polemica arriva dopo la presentazione di un progetto in Regione da parte dell’attuale gestore degli impianti, la «Giannoni» appunto. Questa rilancia, ma sindaco e parlamentare parlano di interferenze. La minoranza accusa tutti i protagonisti della vicenda.

Andiamo con ordine. Lasocietà rende noto di aver presentato il suo progetto sfruttando il bando sull’accelerazione della spesa, rendendosi disponibile ad aprire i cantieri entro l’estate nel caso giungesse l’ ok dalla giunta Caldoro. Si parla di sostituzione degli impianti di risalita, riqualificazione di alcune piste e dell’impianto ludico sportivo. Ma non solo. Riqualificazione della sentieristica esistente nel comprensorio sciistico e dell’area di accesso agli impianti.

«Anche le baite – è scritto – saranno oggetto di radicali interventi per ospitare nuove funzioni per attrarre nuovi turisti». Baite con servizio di snack bar caffetteria o bar-ristorante, per esempio. «La baita a quota 1100 ospiterà un Centro Benessere per offrire maggiori possibilità di svago al turista». Uno dei problemi è che questa idea non prevede una nuova  pista.

Solo quest’ultima, secondo l’ex giunta comunale, dava un senso all’investimento dei famosi 12 milioni. Soltanto con nuove infrastrutture, avevano ribadito le opposizioni nel corso degli ultimi incontri pubblici, si portano nuovi visitatori.

Le reazioni alla proposta di Giannoni. Il deputato Giuseppe De Mita, ex assessore regionale al Turismo, dichiara: «Sono molto preoccupato. Qui si rischia di fare una confusione enorme e di far perdere al Laceno la possibilità di rifare gli impianti di risalita. La richiesta di finanziamento -continua- al di là del dubbio fondamento giuridico, è un’oggettiva interferenza con la procedura fatta dal Comune per lo stesso intervento, oramai alla firma per l’erogazione dei fondi È davvero una circostanza strana e spiacevole. Deve essere chiaro -conclude De Mita- che il Laceno non è un bene a disposizione di pochi, ma riguarda tutti coloro che fanno impre sa, che lavorano e che hanno cura di una località che dovrebbe essere interesse di tutta l’Irpinia. Mi auguro che l’amministrazione comunale intervenga a fare chiarezza al più presto».

Il sindaco Filippo Nigro, afferma: «Stupore e meraviglia per una vicenda che sta diventando grottesca. Hanno presentato un progetto senza alcun titolo e interferendo con le procedure adottate dal Comune per lo stesso intervento. Il tutto senza alcun tipo di comunicazione, ufficiale ed ufficiosa. Si esprime sconcerto per tale iniziativa, assunta mentre erano in corso incontri allo scopo di raggiungere una intesa che garantisse il buon esito e la finalizazione dell’intervento, avendo a riferimento l’iniziativa progettuale che il Comune di Bagnoli Irpino ha già presentato in Regione e che è ormai prossimo al finanziamento ed alla firma del relativo decreto».

Durissimo il capogruppo di opposizione Aniello Chieffo, ex sindaco: «Risultati disastrosi, un modo di fare politica lontano dalla gente. Lo abbiamo denunciato per otto mesi con interrogazioni scritte e richieste di incontri. Senza la nuova pista il progetto iniziale è deragliato. Qualcuno dovrà dare conto a Bagnoli di quello che sta accadendo. Quello che noi chiediamo lo chiede la comunità stessa. È scritto in cinque anni di amministrazione. Si sta compiendo una scelta suicida, siamo indignati per quello che sta succedendo e per come sia stata portata avanti la vicenda ».

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03.03.2014, Il Mattino

Gli albergatori: «Ma non basta solo la seggiovia»

Stabile: «Fate subito una cabina di regia per avviare attività oltre il periodo invernale». Vivolo: «Attrezzature sportive insufficienti».

«Vogliamo chiarezza sulla viennda. Gli albergatori vengono a conoscenza della questione tramite i giornali. Prima di effettuare qualsiasi azione, c’è bisogno di ascoltare la voce di chi opera sul territorio». A sostenerlo è Gerardo Stabile, presidente di federalberghi Avellino e del consorzio del Laceno, che rispetto alla velocizzazione e la sostituzione degli impianti di risalita, nonchè dell’auspicato ammodernamento, prospettato a più riprese da Palazzo Santa Lucia, chiede maggiori delucidazioni.

«C’è bisogno di una cabina di regia in cui siano gli operatori a manifestare le proprie perplessità. È necessario spostare una parte del finanziamento per creare attrattori utili durante la stagione estiva. Non basta rendere più veloci gli impianti per attrarre nuovi flussi. Considerando i fenomeni dovuti al cambiamento climatico, è importante realizzare quanto prima attrezzature e strutture funzionanti anche quando non c’è la neve».

Dello stesso parere è Luigi Vivolo, proprietario dell’hotel Cervialto, che spiega come anche quest’anno diverse squadre hanno rinunciato ad effettuare i propri ritiri. «A causa di campi di allenamento preistorici, rischiamo di perdere ulteriori clienti. Non esistono soltanto gli sport invernali».Il proprietario dello storico complesso bagnolese, inoltre, avverte le istituzioni in merito ai lavori. «Se non si pensa a costruire una terza seggiovia, è inutile ammodernizzare quelle esistenti. Osservando i flussi degli ultimi anni e sognando il salto di qualità, gli interventi, prospettati dalla Regione Campania, non bastano a rianimare ilturismo. C’è bisogno di altro. Le perplessità e le divisioni non avrebbero preso il sopravvento, se si fosse programmato in sinergia con le imprese».

Rispetto alla questione, si è dichiarata indignata anche Laura di Capua, proprietaria dell’hotel La Lucciola. «Non siamo a conoscenza di quanto sta accadendo. Qualcuno parla a nome degli albergatori, senza averci mai contattato. Siamo stanchi di chi prende le decisioni, senza interpellarci. Siamo pronti a querelare gli amministratori locali, che parlano a nome di chi si impegna quotiduamente per far rinascere il Laceno. Siamo pronti ad investire nuove risorse e collaborare con il Comune, ma non ad avere un ruolo marginale».

A confermare tale disponibilità è anche Gerardo Stabile, presidente del consorzio locale di albergatori. «Da parte nostra, c’è apertura ad investire e collaborare, ma non a ricevere, da parte di nessuno, interventi a scatola chiusa».

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L’iter

IRPINIA – Concluso il lavoro d’esame su interventi relativi all’8O% delle risorse.

Sarebbe stata accolta la totalità degli interventi presentati, ma con qualche eccezione. Da quel che si apprende, infatti, ci sarebbe un solo progetto considerato non coerente con gli obiettivi di accelerazione della spesa, quello cioè presentato dal Comune di Solofra relativamente alla riqualificazione di piazza tvfarello e alla realizzazione di un parcheggio in terrato.

A questo si aggiungono i progetti che, non ancora esclusi, necessitano di una integrazione documentale. Per il territorio irpino si parla di circa venti proposte progettuali. Si tratta dei progetti presentati dai Comuni di Bonito, di Montecalvo Irpino, di Montoro, di Mugnano del Cardinale, di Sant’Angelo all’Esca, di Savignano Irpino, di Trevico, di Zungoli e, ancora, di quelli presentati da altri enti locali, come l’ Ato Calore Irpino – progetto sulla riqualificazione ambientale del Fenestrelle – la Comunità Montana Alta Irpinia – progetto sul polo fieristico di Calitri – la Comunità Montana dell’Ufita – intervento sul centro fieristico di Ariano Irpino- o, ancora, l’Unione dei Comuni Antico Clanis, gli Accordi di programma tra i Comuni di Torella dei Lombardi e Lacedonia e tra i Comuni di Montella e Torella dei Lombardi.

Sul fronte delle fondazioni va integrata la documentazione per le ipotesi progettuali presentate da Biogem, dall’Associazione nazionale Famiglie Emigrati e dalla Fondazione «Angelo Pedretta» di Santo Stefano del Sole.

Problemi sarebbero stati rilevati anche per il progetto presentato dalla società «Giannoni» per gli impianti di risalita del Laceno.

Per i progetti che necessitano di integrazioni la Regione Campania assegna un termine di dieci giorni per presentare le integrazioni che saranno utili a definire la coerenza dei progetti con gli obiettivi o, ancora, la valenza territoriale del progetto. In un successivo momento la Commissione regionale dovrà istruire e valutare le proposte progettuali pervenute dai Comuni con popolazione superiore ai 5 mila abitanti. È, quindi, il caso delle proposte presentate dall’ amministrazione comunale di Avellino che, nelle settimane scorse, sono state illustrate dal sindaco Paolo Foti e dall’assessore ai lavori pubblici, Caterina Barra.

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02.03.2014, Irpinianews

Nigro: “Grottesco che gestore presenti progetto per Laceno”

«Si esprime stupore e meraviglia per una vicenda che sta diventando davvero grottesca. Abbiamo appreso in questi giorni che l’attuale gestore delle funivie del Laceno (Soc. Giannoni) ha presentato, senza alcun titolo ed interferendo con le procedure adottate dal Comune per lo stesso intervento, un progetto per la sostituzione degli impianti di risalita e la riqualificazione dell’intero comprensorio sciistico. Il tutto senza alcun tipo di comunicazione, ufficiale ed ufficiosa, con l’Amministrazione Comunale.

Si esprime, pertanto, sconcerto per tale iniziativa, assunta mentre avvenivano incontri con l’Amministrazione allo scopo di raggiungere una intesa che garantisse il buon esito e la finalizzazione dell’intervento, avendo a riferimento l’iniziativa progettuale che il Comune di Bagnoli Irpino ha già presentato in Regione e che è ormai prossimo al finanziamento ed alla firma del relativo decreto.

Si precisa che una delle preoccupazioni dell’attuale Amministrazione è sempre stata quella di fare in modo che l’intervento potesse realizzarsi riducendo al minimo eventuali disagi per l’intera filiera turistica del Laceno. Ci sorprende, infine, l’affermazione secondo la quale parte dell’Amministrazione Comunale sarebbe favorevole alla iniziativa della società Giannoni.

Si ribadisce l’assoluta estraneità e contrarietà dell’Amministrazione Comunale tutta rispetto a tale iniziativa. Pertanto non si capisce da quali fonti possano emergere tali valutazioni, prive di ogni fondamento».

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02.03.2014, Irpinainews

Giuseppe De Mita: “Laceno bene di tutti, evitare confusioni”

«Sono molto preoccupato. Qui si rischia di fare una confusione enorme e di far perdere al Laceno la possibilità di rifare gli impianti di risalita». E’ quanto scrive il deputato Giuseppe De Mita sulla sua pagina Facebook in riferimento alla notizia riportata da Irpinianews sul progetto presentato dalla società concessionaria dell’impiantistica della stazione sciistica irpina relativamente al bando della Regione Campania sull’accelerazione della spesa.

«La richiesta di finanziamento da parte di Giannoni – continua De Mita – al di là del dubbio fondamento giuridico, è un’oggettiva interferenza con la procedura fatta dal comune per lo stesso intervento, oramai alla firma per l’erogazione dei fondi. E’ davvero una circostanza strana e spiacevole».

«Deve essere chiaro – così conclude De Mita – che il Laceno non è un bene a disposizione di pochi, ma riguarda tutti coloro che fanno impresa, che lavorano e che hanno cura di una località che dovrebbe essere di interesse di tutta l’Irpinia. E lo stesso finanziamento non è questione ristretta a pochi soggetti, ma coinvolge tutti gli operatori del posto, che non possono essere esclusi da questa vicenda. Mi auguro che l’amministrazione comunale intervenga a fare chiarezza al più presto».

                                                                                                       

1 Commento »

  • pietro pagnini scrive:

    Un contributo con l’intento di chiarire alcune questioni.

    È notorio che a Laceno , la società Giannoni, in qualità di CONCESSIONARIA ha ideato, progettato e realizzato il complesso turistico estivo ed invernale del Laceno, con mezzi, risorse rischi e responsabilità proprie.

    Inoltre da oltre quarant’anni la Concessionaria gestisce tale complesso provvedendo alle spese di funzionamento e di manutenzione ordinaria e straordinaria, con annessi imposte versate nelle casse comunali di Bagnoli Irpino.

    Se questo è noto scusate se è poco ….

    Questo è il TITOLO che ha permesso al gestore, da sempre, di inoltrare qualsiasi domanda riguardante il bene, tra l’altro pubblico.

    Ha titolo di chiedere finanziamenti, presentare progetti e quant’altro necessario….!

    Il Concessionario, da buon imprenditore, deve e si è sempre preoccupato, in relazione alle proprie risorse, di migliorare l’attrazione del proprio prodotto turistico, finalizzando gli interventi a potenziare sia le presenze che l’occupazione del territorio…

    Anche in questo progetto, gli interventi previsti hanno le stesse finalità, di stimolare l’offerta turistica, certo tenendo conto del contesto economico contingente, evitando cioè di realizzare cattedrali nel deserto, per poi fallire nella gestione dell’opera.

    Scusate dell’intromissione e aiutiamoci a capire.

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