Il Vescovo Cascio: “Lettera di Arciuolo al Papa utile, attenzione a non cadere nell’indifferenza”
10.04.2017, Il Quotidiano del Sud
Bagnoli, studenti del Kennedy incontrano il Vescovo e il medico Ebreo, impegnato in Africa.
«Non conosco le motivazioni dei sindaci, ma certamente la lettera aiuta a interrogarci a quale livello di indifferenza possiamo arrivare. Attenzione a non caderci». È il monito del Vescovo della diocesi di Sant’Angelo Pasquale Cascio, raccolto a margine dell’iniziativa contro l’indifferenza promosso dall’Istituto Kennedy.
Lo incalziamo a seguito della lettera del dirigente Luciano Arciuolo al Papa, dopo il no espresso dai primi cittadini di Bagnoli, Catelfranci e Nusco a un centro Sprar nei tre comuni per l’accoglienza di 8 minori non accompagnati.
E’ indifferenza anche questa? è la domanda che porgiamo al Vescovo. Prima, il bellissimo incontro con il medico Antonio Ebreo, impegnato come volontario in Africa e, negli anni scorsi, nei più sconvolgenti teatri di guerra del globo.
Il suo racconto agli alunni delle medie lascia letteralmente a bocca aperta. Una miniera di aneddoti praticamente infinita: le missioni in Burundi, tra i paesi più poveri. E, quella più recente, a settembre, in mezzo ai profughi disperati in arrivo nel canale di Sicilia.
Storie si annegamento, di miseria umana. Ma anche di speranza: «Quando raccogli una mamma gravida all’ottavo mese senza marito, in quanto ucciso, e con appresso tre figli, capisci perché una donna si mette su un barcone. DI fronte alla morte sicura nel proprio paese, c’è l’auspicio di una vita migliore».
Ebreo respinge la differenza, che spesso viene fatta, tra migranti economici e di guerra: «Chi muore i fame, anzi, soffre molti di più di chi viene ucciso in combattimento». Il messaggio del medico gli studenti è semplice autentico, quanto prezioso: «Quando un uomo viene messo di fronte alla coscienza, l’indifferenza svanisce. Come una bolla di sapone».