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Bagnoli, è ancora scontro

20.02.2015, Il Quotidiano del Sud (di Giancarlo Manzi)

La polemica dell’ex sindaco, dalle seggiovie ai parcheggi.

Ancora polemiche sull’amministrazione guidata da Filippo Nigro. Il paese negli ultimi mesi è attraversato dagli scossoni relativi alla questione delle seggiovie e la possibilità, purtroppo ormai concreta, di perdere i 15milioni di euro per le seggiovie. Ma le questioni in ballo sono anche altre.

Ne abbiamo parlato con il consigliere di minoranza Aniello Chieffo, subito duro sullo stato dell’amministrazione bagnolese: «Continua la politica dei favori» il suo esordio. Ci sono altre questioni dibattute in paese, relative ai parcheggi e ai de hors, ovvero le verande esterne usate dagli esercizi commerciali. Nel giornale”FuoridallaRete” su www.palazzotenta39.it si fa notare che questa amministrazione nel dicembre 2013 indì una pubblica gara per l’affidamento della gestione parcheggi a pagamento sul Laceno, esprimendo delle perplessità.

In breve requisiti troppo stringenti (richiesto possesso di bilancio d’impresa 2011-12 e iscrizione CCIAA da tre anni), hanno escluso dalla gestione il Forum dei Giovani e Pietas (ente no-profit) che precedentemente consentirono un risparmio economico ingente al comune.

Poi la questione “de hors” (verande esterne) per cui è stato approvato un regolamento in consiglio comunale che ne disciplina la materia su tipologie e volume massimo, mettendo in essere inoltre una sanatoria per quelli già esistenti.

Per Chieffo il problema sulle due decisione è innanzitutto politico: «Sui de hors soprattutto ci troviamo di fronte a questioni che si risolvono approvando un PUC, un piano regolatore». Siamo alle solite per il consigliere: la politica più volta sottolineata, «fatte di balle e non di atti».

A Chieffo sembra che la giunta Nigro molto spesso non sappia come comportarsi: «Si agisce su una materia con un regolamento esterno al Puc che in realtà sarebbe richiesto, evidentemente solo per sistemare, e subito, qualche amico. C’è una mancanza assoluta di interventi organici di programmazione».

Poi un appunto sul consiglio comunale tenutosi ieri, che seguiremo: all’ordine del giorno c’è la riscrittura della Convenzione della Centrale Unica di Commitenza (CUC), su cui la giunta deliberò nel 2013 annullando quella della precedente amministrazione, guidata proprio da Chieffo, con la quale il comune di era legato a Montemarano. Ora sembra profilarsi invece quella con la Comunità Montana Terminio-Cervialto, per la quale Chieffo esprime più di una perplessità: «La si riscrive perché nel 2013 era stata scaricata da internet, senza nemmeno eliminare le voci che non potevano rientrare nel contesto bagnolese. Sono ormai un anno e mezzo che gli diciamo quanto riteniamo inutile associarsi ad un ente del genere. Ente per me totalmente decotto, che attraversa una crisi conosciuta da tutti», rilevando pure che questo, per ritornare agli atti, «è l’unico prodotto in questi due anni di parole senza “carte”».

Per il consigliere è un suicidio politico affidarsi nelle mani di chi negli anni – continua – «ha sperperato denaro pubblico in quel modo. Non hanno led competenze secondo me, basti pensare quante volte negli ultimi venti anni la comunità montana abbia dovuto ricorrere a consulenze esterne perché evidentemente il personale interno non era capace di muoversi nei progetti».

E si ritorna, come un cerchio che si chiude, all’inizio, con questo concetto: «Chissà a quale segretario di partito o a quali imposizioni esterne Nigro deve attenersi, affidandosi alla Comunità Montana». Ne vedremo sicuramente delle belle in Consiglio, se questi sono i toni.

                                                                                                       

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