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“Florete flores” – Un pezzo di San Domenico sconosciuto anche ai Bagnolesi

08.09.2017, Articolo di Rocco Dell’Osso (da “Fuori dalla Rete” – Agosto 2017, Anno XI, n.4)

C’è chi dice che viaggiare non è visitare nuovi luoghi sconosciuti, ma talvolta è visitare gli stessi luoghi con nuovi occhi. Ed è proprio quanto mi è capitato a San Domenico.

L’autunno scorso ero impegnato con il gruppo speleo “G. Rama” nella pulizia del chiostro di San Domenico, sommerso da una foresta verde che ormai lo ricopriva interamente; ad un certo punto dei lavori avevo raggiunto la sommità di un cumulo di pietre, quasi all’altezza dell’architrave della stanza centrale, posta sul lato nord del chiostro (per intenderci quella dal lato di via Michele Lenzi). Rimosso l’ultimo pezzo dell’intrigo di rovi e di sambuco che ricopriva la parte alta dell’accesso, mi sono trovato di fronte la scritta di seguito riportata (Fig. 1). La cosa mi ha colto di sorpresa e sono rimasto parecchio tempo non solo a cercare di ricordare la scritta, ma anche di capirne il significato.

Bagnoli-Floretes-Florete-1Figura 1 – Architrave con la scritta in latino

Ero fortemente sorpreso anche e soprattutto in considerazione del fatto che San Domenico per tutta la mia infanzia fino all’adolescenza, è stata di fatto la mia seconda casa. Io ed i miei coetanei della “Vigna dei monaci” quasi ci abitavamo. Era la nostra palestra, il nostro parco giochi; esplorata continuamente in ogni suo angolo, dalle cripte sotterranee, passando dalla chiesa, fino alla cima del campanile; quando ancora esistevano i resti di una scala in legno per l’accesso al livello campanario.

Quotidianamente scorrazzavamo tra chiostro, soffitta e tetto della chiesa con gare di equilibrismo ed incoscienza da rabbrividire (a posteriori); ma allora la cosa ci appariva del tutto innocua e naturale, oltre che divertente. Evidentemente i bianchi monaci di San Domenico ci hanno guardato con benevolenza, nonostante tutto (e probabilmente qualche volta ci hanno messo anche una mano!).

Conoscevo quindi San Domenico con intimo dettaglio, pur risalendo i ricordi a qualche decennio prima. Ma di quella scritta e di quella stanza proprio non mi ricordavo assolutamente niente, e questa cosa mi dava un senso di fastidio, che mi ha portato ad approfondire. Sono rimasto quindi a lungo davanti all’architrave, tanto da essere richiamato dagli amici speleologi a smettere di guardare la scritta e riprendere i lavori di “disboscamento” del chiostro.

Ultimati i lavori di pulizia sono chiaramente ritornato all’architrave che mi aveva fortemente incuriosito.

La scritta faceva evidentemente riferimento alla flora e alle rose, ma non conoscendo il latino il resto della scritta era ignota. Oltretutto la scritta è parzialmente coperta da cemento colato dall’alto ed alcuni caratteri sono estremamente superficiali, tanto da confondersi con le asperità della pietra.

 Lo stile della scrittura è apparsa però subito “diversa”. Conoscevo benissimo non solo la scritta sull’architrave del portone esterno di ingresso al chiostro, ma anche la scritta sul portale di passaggio dal chiostro inferiore a quello superiore, posizionato nell’angolo nord-est (Il chiostro superiore è oggi completamente scomparso e occupava l’area dell’attuale cinema comunale).

Bagnoli-Floretes-Florete-2Figura 2 – rosone centrale presente su tutte le volte delle stanze che si affacciano sul chiostro; su questo fotografato esplicito il riferimento ad Ambrogio Salvio

Queste ultime hanno carattere geometrico preciso, solenne, mi viene da dire “istituzionale”; la scritta delle “rose” invece, è come scritta in corsivo, i caratteri sono sensibilmente irregolari per forma, dimensioni e profondità di incisione. Alcuni ben visibili, altri appena accennati e quasi illeggibili. Insomma uno stile completamente diverso, meno istituzionale, più formale, quasi fosse un appunto preso da un allievo dello studentato sul portale.

Entrato all’interno della stanza, anche questa si mostra in parte diversa dalle altre. Mentre gli altri ambienti si presentano completamente spogli, con le pietre delle murature e della volta a vista e sempre con l’immancabile stemma lapideo di Ambrogio Salvio (Fig. 2); la stanza “delle rose“ si presenta con ampi tratti della volta ancora coperti da intonaco. Intonaco interamene coperto con dipinti di motivi floreali, chiaramente riconducibili alle rose (Fig. 3 – 4 – 5 – 6). C’era quindi nella scritta sul portale un chiaro riferimento al motivo floreale della volta.

Bagnoli-Floretes-Florete-3Figura 3 – Volta della stanza con pitture floreali

E di tutto questo non avevo assolutamente memoria. Probabilmente la scritta mi è apparsa più evidente in forza del fatto che è visibile dall’alto di un cumulo di pietre, mentre la volta dipinta con motivi floreali è maggiormente visibile in quanto le condizioni di illuminazione della stanza sono sensibilmente migliori, considerando che il colonnato interno del chiostro è oggi per tre quarti crollato, mentre nel pre-terremoto era praticamente integro.

Bagnoli-Floretes-Florete-4Figura 4 – spezzone di intonaco della volta, sempre con soggetti floreali

Bagnoli-Floretes-Florete-5Figura 5 – altro settore della stanza con intonaco e pitture floreali

Bagnoli-Floretes-Florete-6Figura 6 – Dettaglio della figura 3

Non ho idea dell’epoca a cui risale la volta dipinta con motivi floreali, né tantomeno l’epoca della scritta scolpita sull’architrave della stanza. Guardando attentamente la scritta sembrano scorgersi anche caratteri numerici “arabi” appena percettibili, probabilmente non coevi alla scritta delle “rose”.

Il riferimento alla scritta potrebbe forse venire Dall’ecclesiastico 39:19-21:

“Florete flores, quasi lilium, et date odorem, et frondete in gratiam …..”

(Fiorite fiori, come gigli, e spandete profumo e riempitevi di fronde con grazia ….).

Saranno, spero, oggetto di studio da parte di persone più qualificate in un prossimo futuro; certo è che anche questo pezzetto di patrimonio culturale bagnolese è appeso ad un filo estremamente labile, e rischia l’oblio senza un intervento di restauro che contempli anche il chiostro e non solo la chiesa (tela) di San Domenico (di Penelope).

Bagnoli-Floretes-Florete-7Figura 7 – Il Gruppo Speleo G. Rama a fine lavori. Alle mie spalle il portale con la scritta.

P.S.

Bagnoli-Floretes-Florete-8Figura 8 – Il chiostro di San Domenico PRIMA dei lavori di pulizia

Bagnoli-Floretes-Florete-9Figura 9 – Il chiostro di San Domenico DOPO i lavori di pulizia

                                                                                                       

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