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Cosa è davvero diverso?

08.09.2015, Il commento (di Vittorio Nigro)

Riflessione a margine dell’articolo “Io sono Anti- Gender” di Domenica Grieco.

Vittorio-Nigro Nel decreto “Buona Scuola” si parla di approccio rispettoso verso le diversità e prevenzione della violenza di genere. Per quanto mi riguarda insegnare ad un ragazzino che non esistono persone “diverse” ma persone di diverso genere potrebbe contribuire a ridurre una delle piaghe sociali che più attanaglia quella fascia di età ossia il bullismo nei confronti di chi è più debole.

Non giudico la manovra in toto ma solo questo aspetto sottolineando inoltre che spetterebbe innanzitutto ai genitori il compito di educare i figli al rispetto verso il prossimo; sfortunatamente in molti casi andrebbero educati prima i genitori pronti a puntare il dito contro ragazze madri, coppie di fatto (etero e omosessuali) e divorziati salvo poi inginocchiarsi davanti ad una ragazza madre che ha concepito un figlio al di fuori del matrimonio con un’entità non ben definita.

Cosa è davvero diverso?

                                                                                                       

3 Commenti »

  • marzopascal scrive:

    Antico Testamento

    Primo racconto della creazione (Genesi 1, 1-5)
    In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: “Sia la luce!”. E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.

    Primo racconto della creazione (Genesi 1, 9-10)
    Dio disse: “Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l’asciutto”. E così avvenne. Dio chiamò l’asciutto terra, e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona.

    Primo racconto della creazione (Genesi 1, 11-19)
    E Dio disse: “La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie”. E cosi avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno.
    Dio disse: “Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra”. E così avvenne: Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno.

    Primo racconto della creazione (Genesi 1, 26-27)
    E Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”. Dio creò l’uomo a sua immagine; / a immagine di Dio lo creò;/ maschio e femmina li creò.

    La prova della libertà. Il paradiso (Genesi 2, 18-25)
    Poi il Signore Dio disse: “Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile”. Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l’uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: “Questa volta essa/ è carne dalla mia carne/e osso dalle mie ossa./ La si chiamerà donna/ perché dall’uomo è stata tolta”. Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna.

    La caduta (Genesi 3, 1-13)
    Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: “E’ vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?”. Rispose la donna al serpente: “Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”. Ma il serpente disse alla donna: “Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male”. Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l’uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: “Dove sei?”. Rispose: “Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto”. Riprese: “Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?”. Rispose l’uomo: “La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato”. Il Signore Dio disse alla donna: “Che hai fatto?”. Rispose la donna: “Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato”.

  • redazione scrive:

    Commento di Federica Rogata:

    Si sta realmente cadendo nel ridicolo….. Non solo perché la riforma sulla ‘buona scuola’ (che di buono non ha nulla) non contiene nessun riferimento alla teoria gender ma soprattutto perché non esiste nessuna teoria gender…l’esistenza delle teoria non è di certo stata smentita da me. Stiamo parlando di aria fritta e si sta facendo una propaganda falsa e viziata fondata sul nulla, che cela solo un modo subdolo di creare in menti grette e ignoranti paura e allarmismo. Il tutto fa parte di un chiaro piano degli ambienti estremisti e ultracattolici …indovinate per cosa?Non sono di certo io a dovervelo dire….invito comunque chi si associa a questo filone paranoico a leggere…leggere…leggere…leggere…prima di scrivere cose a cui non si può credere neanche con il massimo sforzo immaginativo!

  • antoniochieffo scrive:

    “Erano lunghi circa 8 centimetri; i primi esemplari fossili furono trovati per la prima volta in Scozia, nel 1888, e poi anche in Cina e in Estonia. Sono “placodermi” della specie Microbrachius dicki, pesci ossei che comparvero nel periodo Devoniano, 385 milioni di anni fa. Dominarono i mari per settanta milioni di anni, poi – improvvisamente – scomparvero.
    Da tempo individuati come i più antichi vertebrati progenitori della nostra specie, oggi si scopre che furono proprio loro i primi esseri viventi sulla Terra a riprodursi attraverso la fecondazione interna della femmina da parte del maschio. Insomma: quei pesci preistorici inventarono, forse nelle più noiose serate invernali, l’atto del copulare, la congiunzione sessuale”.

    L’invenzione del sesso (maschio-femmina) risale ad un tempo lontano ed è dovuto inequivocabilmente alla selezione naturale che ha agito sugli esseri viventi sul pianeta chiamato Terra. Poi, è ovvio, che ognuno è libero di credere ciò che vuole….. anche che l’ha creato il Dio cristiano come dice la Bibbia (a proposito non capisco perché ha creato la donna da una costola dell’uomo e non viceversa, insomma non ha applicato né la parità dei sessi né la legge sulle quote rosa), infischiandosene di ciò che la scienza dell’evoluzione ha ragionevolmente scoperto in quasi 100 anni di attività.
    Detto ciò, devo precisare che non mi occupo di scuola o di educazione e quindi non sono informato sulla questione, tuttavia mi associo al pensiero dell’amico Vittorio: ma cosa è davvero il diverso??
    Dico solo, infine, che se non ci fosse stato “il diverso” (nel senso della modificazione dei caratteri genetici relativamente alla evoluzione delle specie) non ci saremmo nemmeno noi.

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